OLIMPIA BIASI
OLIMPIA BIASI, trevigiana, si è formata a Venezia con i maestri dello Spazialismo Edmondo Bacci e Luciano Gaspari, e con Giovanni Barbisan e Armando Pizzinato. Da sempre curiosa di sperimentazione, ha attraversato tecniche e linguaggi diversi rimanendo però fedele a una poetica naturalistica espressionistica e narrativa, al margine tra astrazione e figurazione. L’incontro con il poeta Nico Naldini, fondatore del premio Comisso, ha influenzato di temi letterari la sua opera, strutturandola nel legame Natura-Cultura fin dagli anni ottanta. Appassionata di botanica e di erbari antichi, approfondisce lo studio degli scritti di Hildegard von Bingen, mistica, teologa e naturalista medioevale, accostandosi anche a teorie riguardanti l’Ecosofia (da Panikkar a Mancuso). Dal 1990 la sua ricerca si esplica realizzando sia installazioni site-specific che vogliono esprimere l’energia pulsante della Natura, sia creando opere che nascono dall’uso e dalla rielaborazione di materiali di recupero: pittorici Arazzi, sapientemente intrecciati a mano su rete o Erbari e Libri, che fanno rivivere, su materiali leggeri come la garza, microcosmi naturali, letterari e poetici. Dal 1972 ha esposto in più di settanta mostre personali e numerose collettive in Italia e all’estero (Sudamerica, Stati Uniti, Francia, Svizzera, Ungheria, Cina e Giappone).
Visita, 16 maggio 2024, L’energia della natura nel giardino dell’artista Olimpia Biasi a Lovadina (Treviso), nell’ambito del corso GGS 2024 Il paesaggio può salvare il pianeta