XXXV CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL GIARDINO STORICO E SUL PAESAGGIO CONTEMPORANEO
GIULIANA BALDAN ZENONI POLITEO 2025
Aspetti storici, paesaggistici, letterari, architettonici, economici, botanici e ambientali
Paesaggi e giardini del Mediterraneo: laboratori del cambiamento climatico
Le lezioni si svolgono online sulla piattaforma ZOOM dell’Università di Padova, ore 17-19.
Le lezioni del 30 gennaio, 6 febbraio, 8 maggio si svolgono sia online sia in presenza,
fino a esaurimento posti disponibili, presso il Museo di Geografia dell’Università di Padova, via del Santo 26, ore 16-18.
La lezione del 27 marzo si svolge sia online sia in presenza, fino a esaurimento posti disponibili,
nella sala Paladin di Palazzo Moroni, via del Municipio, 1, Padova, ore 15.30-18.00.
Il Giardino della Kolymbethra, Parco Valle dei Templi, Agrigento, sito FAI, foto di Giuseppe Lo Pilato-FAI
30 GENNAIO, ore 16-18, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova e online
Paesaggi e giardini del Mediterraneo: laboratori del cambiamento climatico. Introduzione
Giuseppe Barbera - Università degli Studi di Palermo, Associazione Parchi e Giardini d’Italia, Fondazione Benetton Studi Ricerche; Mauro Varotto – Università di Padova, Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell'Antichità; Antonella Pietrogrande – Gruppo Giardino Storico Università di Padova
6 FEBBRAIO, ore 16-18, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova e online
Cambio climatico e fragilità delle aree umide costiere: Albufera de Valencia e Laguna di Venezia a confronto
Francesco Vallerani – UNESCO Chair Senior Researcher Water, Heritage and Sustainable Development, Università di Venezia Cà Foscari; Alberto Barausse – Università di Padova, Dipartimento di Biologia
13 FEBBRAIO, ore 17-19, online
Nelle isole del Mediterraneo
Tavola rotonda con: Sophie Garrone – Università di Corsica Pasquale Paoli; Giuseppe Lo Pilato – Curatore paesaggista FAI-Giardino della Kolymbethra, Agrigento; Paola Muscari – Studio di Paesaggistica MB, Verona; coordina Mariapia Cunico – Università IUAV di Venezia
20 FEBBRAIO, ore 17-19, online
La vulnerabilità del suolo e le sfide della nuova agricoltura ai cambiamenti climatici
Tavola rotonda con: Donato Visconti – Università di Napoli “Federico II”; Federica Gaiotti e Marco Lucchetta – CREA Viticoltura e Enologia di Conegliano (Treviso); Luigi Sartori – Università di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali TESAF; coordina Lucia Bortolini – Università di Padova, Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali TESAF
27 FEBBRAIO, ore 17-19, online
Il grande racconto del Mediterraneo
Egidio Ivetic – Professore ordinario di Storia moderna, DISSGEA Università di Padova
6 MARZO, ore 17-19, online
Per una storia attiva dei giardini del Mediterraneo
Tavola rotonda con: Stéphanie de Courtois – École nationale supérieure d’architecture de Versailles; Alberto Ferlenga – già Rettore dell’Università IUAV di Venezia; José Tito Rojo – già curatore dell'Orto Botanico dell'Università di Granada, Real Academia de Bellas Artes de Nuestra Señora de las Angustias; coordina Alberta Campitelli – già dirigente Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, vice-presidente Associazione Parchi e Giardini d’Italia APGI
20 MARZO, ore 17-19, online
Visioni e progetti per gli spazi verdi delle città mediterranee
Tavola rotonda con: Natxco Lacomba – Direttore del Servizio spazi verdi della città di Valencia; Rosario Rosano – Responsabile Ufficio autonomo verde urbano dell'Unità organizzativa Gestione Verde Urbano e Giardini storici del Comune di Palermo; Giovanni Nardelli – Capo Servizio verde pubblico Comune di Brindisi; Ioannis Moukazis – Collaboratore scientifico Technical University of Crete; coordina Gianpaolo Barbariol – Gruppo Giardino Storico-Università di Padova, Associazione Pubblici Giardini
27 MARZO, ore 14-15 visita al giardino; ore 15.30-18.00 in presenza e on line, sala Paladin di Palazzo Moroni, Padova
Un giardino ritrovato: il complesso della Rotonda, storia e restauro. Giornata di studi con visita al giardino
d’intesa col Comune di Padova Assessorato al Verde, Agricoltura e Arredo urbano, con l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Padova e con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Padova
3 APRILE, ore 17-19, online
Pietro Porcinai e l’idea di giardino mediterraneo
Franco Panzini – Presidente dell’Associazione Pietro Porcinai, docente al Master in Architettura e Rappresentazione del Paesaggio dell’Università Roma Tre; Vincenzo Cazzato – Università di Lecce, Presidente del Comitato scientifico dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia
12 APRILE, ore 10-12 visita alla Villa di Maser a Maser (Treviso) dopo il restauro coi fondi PNRR
con Vittorio Dalle Ore – proprietario di villa Barbaro; Annachiara Vendramin – agronomo-paesaggista, consigliere nazionale AIAPP, progettista e direttore lavori PNRR per la componente paesaggistica del giardino di villa Barbaro
ore 15-18 visita al Parco della Storga a Treviso con Gianpaolo Barbariol – Gruppo Giardino Storico-Università di Padova, Tommaso Sitzia - Università di Padova; visita al Parco-giardino del Limbraga con Maristella e Valerio Moro – Gruppo Giardino Storico-Università di Padova
8 MAGGIO, ore 16-18, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova e online
Il paesaggio mediterraneo. Riflessioni sulla storia naturale e culturale di un sogno
Serge Briffaud - École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage de Bordeaux; Luciano Morbiato – Università di Padova
15 MAGGIO, visita ore 15
Il restauro dell’Orto, Cappelle, antiche Officine e Serra del Convento della Chiesa del Santissimo Redentore a Venezia
Adele Re Rebaudengo – Presidente di Venice Gardens Foudation
22 MAGGIO, ore 17-19, online
Gli agrumi nei giardini storici mediterranei tra bellezza e produttività
Tavola rotonda con: Giorgio Galletti – già direttore del Giardino di Boboli, docente al Master di Paesaggistica Università di Firenze; Iris Lauterbach – Università Tecnica di Monaco; Rosario Schicchi – Direttore dell'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Palermo; coordina Giuseppe Rallo – già Direttore del Museo di Villa Pisani a Stra, docente alla Scuola di specializzazione in restauro-IUAV Venezia
29 MAGGIO, ore 17-19, online
Esperienze e progetti di paesaggi e giardini mediterranei, in risposta all’emergenza climatica e per un miglioramento del benessere degli abitanti
Tavola rotonda con: Biagio Guccione – Università di Firenze, Dipartimento di Architettura (DiDA); Luciano Mauro – Studio Progettazioni Paesaggistiche, Salerno; Bianca Maria Rinaldi – Politecnico di Torino; coordina Laura Cipriani – TU Delft, Faculty of Architecture and the Built Environment
Coordinatore responsabile del corso: Antonella Pietrogrande
Direttori del corso: Francesca Chiesura Lorenzoni, Francesca Dalla Vecchia
Fondatore: Patrizio Giulini
Segreteria: Cristina Cremonese, Silvia Datei
Assistenza tecnica: Fabio Sangiovanni
TRACCIA TEMATICA
Il Mediterraneo è un mare condiviso, dai confini aperti, con una storia ultra millenaria di incroci di civiltà, di continue mescolanze e rielaborazioni di usi, costumi, tradizioni, culture di popoli diversi, giunta fin dentro la nostra epoca. I paesaggi delle sue coste sono il risultato dell’interazione di fattori naturali e umani. Paesaggi diversi, dotati di complessità, adattabilità, resistenza: un mosaico di ecosistemi in cui i principi costitutivi della realtà naturale si sono integrati con piante, animali, uomini e conoscenze agricole provenienti da continenti differenti.
Dal bacino del Mediterraneo giunge ora un grido di allarme, lanciato dagli elementi essenziali della natura: acqua, aria, terra, fuoco che già i fisici presocratici della Grecia antica definivano le ‘radici’ della natura; le loro condizioni ci rivelano oggi i numerosi sconvolgimenti ambientali che il pianeta, la nostra terra, sta vivendo. Questi stessi cambiamenti sono all’origine di imponenti fenomeni migratori con le loro quotidiane tragedie in mare, cui si è aggiunta la guerra nel tormentato quadrante orientale del bacino.
Il Mediterraneo è una delle zone che si sta riscaldando più velocemente al mondo. Le sue acque, raggiungono i 30 gradi, ma quello che maggiormente preoccupa è l'osservazione del prolungarsi di temperature così elevate, come ha messo in luce il servizio marittimo dell'Osservatorio europeo Copernicus. Le aree costiere sono esposte a fenomeni alluvionali, all’erosione e alla risalita del cuneo salino, tutti rischi aggravati dall’aumento del livello dei mari. Le nuove eccessive temperature determinano la moria, la migrazione e il cambiamento delle specie ittiche, oltre che la proliferazione di specie aliene. La formazione di mucillagini, specie nell’Adriatico, è una delle conseguenze dell’inquinamento agricolo e industriale che arriva in mare dalla Pianura Padana.
A causa di una prolungata scarsità d’acqua, alcuni territori subiscono processi di degrado del suolo fino ad arrivare alla desertificazione. La terra è anche l’humus, il suolo apportatore di vita, purtroppo sempre più vulnerabile. Tra l’acqua e il suolo si instaura una relazione profonda che costituisce la base del nostro ambiente e dei nostri sistemi agroalimentari. L'attività dell’uomo sta minando la qualità dei suoli e la crisi climatica ne rafforza gli effetti negativi. I suoli si degradano a causa di fenomeni come l'impermeabilizzazione, la contaminazione e lo sfruttamento eccessivo che si combinano con l'impatto del cambiamento climatico e degli eventi meteorologici estremi.
La rilevanza degli incendi nelle aree mediterranee è sempre più pressante e investe zone sempre più vaste. Da questo elenco di profonde alterazioni risulta ormai evidente come l’ambiente mediterraneo odierno sia il prodotto dell’Antropocene. Oggi il Mediterraneo ci sta spiegando in anteprima l’accelerazione impressa dall’uomo al cambiamento climatico.
Il XXXV corso del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova esaminerà la storia e le dinamiche dei paesaggi mediterranei, del mare nostrum, considerandoli dei laboratori di idee, per affrontare con consapevolezza questi diversi fenomeni che sono sia ecologici che sociali. Come di consueto saranno proposti diversi punti di vista, oltre agli strumenti che permettono di comprendere e analizzare i problemi affrontati. Cercheremo di capire come le città che si affacciano sul Mediterraneo si stanno organizzando e stanno pianificando il loro sviluppo alla luce delle problematiche emergenti. La presentazione di esperienze e pratiche di progettazione di paesaggi e giardini mediterranei che tengono conto dell’emergenza legata ai quattro elementi, darà modo di identificare quali percorsi di speranza potrebbero essere intrapresi, per adattarci al cambiamento climatico e costruire strategie di risposta al rischio per gli abitanti e le infrastrutture.
Verrà esaminato il comportamento delle piante che designano il paesaggio del Mediterraneo, sotto attacco di parassiti e siccità, col rischio di estinzione. Si parlerà della necessità di adottare nuove forme di agricoltura, in grado di soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo e di puntare al tempo stesso alla valorizzazione delle risorse naturali attraverso pratiche rigenerative del suolo, degli ecosistemi e della biodiversità, secondo il principio di fare meglio con meno.
Torneremo a occuparci del giardino storico, l’argomento che ci contraddistingue, non come di un soggetto di ricerca e sapere chiuso, ma piuttosto come di un punto di partenza per una riflessione più complessiva sul paesaggio mediterraneo e come di una risorsa e di un laboratorio in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali, sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.
Saranno presi in considerazione i momenti-chiave del giardino mediterraneo e della sua storia – legata principalmente al sistema di cattura dell’acqua – le sue dimensioni materiali, estetiche e stilistiche, simboliche e culturali. Si cercherà di capire come i giardini storici del Mediterraneo possano costituire oggi dei modelli di adattamento al cambiamento climatico e dei punti di riferimento per il progetto di nuovi paesaggi. Si guarderà alla coltivazione dei giardini di agrumi, dove convivono bellezza e produttività, paesaggi nati dalla cura dell’uomo che rappresentano la sintesi dei caratteri mediterranei e dell’idea stessa di giardino, luogo di delizie legato all’immagine del Paradiso.
Ma nell’epoca in cui stiamo vivendo, di fronte a un Mediterraneo diviso tra due mondi, con il nostro Paese da sempre partecipe di entrambi, si può ancora parlare di un paesaggio culturale unificato?
Riflettere su questi problemi, coniugando la storia del paesaggio e del giardino mediterraneo con le esigenze oggi poste dalla fragilità del pianeta, è il compito che si dà il XXXV corso del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova.
CONSIGLI DI LETTURA
- Giuseppe Barbera, Sicilia, alberi e paesaggi, Libreria della Natura, 2024
-Giuseppe Barbera, Agrumi. Una storia del mondo, Il Saggiatore, Milano 2023
-Giuseppe Barbera, Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene, Il Saggiatore, Milano 2021
-Telmo Pievani – Mauro Varotto, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro, Aboca, Arezzo 2021
-Telmo Pievani – Mauro Varotto, Il giro del mondo nell'Antropocene, Raffaello Cortina Editore, 2022
-Francesco Vallerani, Acque a nord-est, Cierre Edizioni, 2004
-Francesco Vallerani, Francesco Visentin (a cura di), Waterways and the Cultural Landscape, Routledge, 2017
-Federica Letizia Cavallo, Francesco Vallerani, Francesco Visentin (a cura di), Arcipelago delle maree. Esplorare gli incerti confini della Venezia anfibia, Libreria Editrice Cafoscarina, 2023
-Francesco Visentin, Geografie d’acqua: paesaggi ibridi, Marsilio, 2024
-Barausse A., L. Grechi, N. Martinello, T. Musner, D. Smania, A. Zangaglia, L. Palmeri, An integrated approach to prevent the erosion of salt marshes in the lagoon of Venice, 2015, EQA ‒ Environmental Quality 18: 43-54. doi: 10.6092/issn.2281-4485/5799
-Barausse A., C. Meulenberg, I. Occhipinti, M. Abordi, L. Endrizzi, G. Guadagnin, M. Piron, F. Visintin, L. Vižintin, A. Manzardo, 2022. A methodological proposal for the climate change risk assessment of coastal habitats based on the evaluation of ecosystem services: lessons learnt from the INTERREG project ECO-SMART. Sustainability, 14: 7567. doi: 10.3390/su14137567
-Luigi Latini, Simonetta Zanon (a cura di), Suolo come paesaggio. Nature, attraversamenti e immersioni, nuove topografie, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, Treviso 2022
-Luigi Latini, Simonetta Zanon (a cura di), Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, Treviso 2024
-Carlo Tosco, Gabriella Bonini (a cura di), Il paesaggio agrario italiano. Sessant'anni di trasformazioni da Emilio Sereni a oggi (1961-2021), Viella, 2023
-Maria Pia Cunico, Paola Muscari, Giardini nell’Isola d’Elba, Olschki, 2006
-Paola Muscari, Maria Pia Cunico, Arcipelago nascosto. Giardini, aranceti, carceri, torri e fortezze delle isole dell'Arcipelago toscano, Olschki, 2012
-Egidio Ivetic, Il grande racconto del Mediterraneo, Il Mulino, 2022
-Egidio Ivetic, Sud/Nord. La frontiera globale nel Mediterraneo, Il Mulino, 2024
-Matteo Mancini, Agricoltura Organica e Rigenerativa. Terra Nuova Edizioni, 2019
-Alberto Ferlenga, Francesco Dal Co, Il destino dell'Acropoli e Dimitris Pikionis, Marsilio Biblioteca, 2024
-Manuel Casares Porcel, José Tito Rojo, El jardín hispano musulmán: los jardines de al-Ándalus y su herencia, Granada, 2011
-Alberta Campitelli, Ville e giardini d'Italia tra natura e artificio, Jaca book, 2019
-Serge Briffaud, Olivier Damée, Emmanuelle Heaulmé, Chantilly au temps de le Nôtre. Un paysage en projet, Olschki, Firenze 2013
-M. Mosser , J. T. Rojo , S. Zanon, Giardini storici, verità e finzione. Letture critiche dei modelli storici nel paesaggio dei secoli XX e XXI, Antiga Edizioni, 2021
Franco Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, ristampa 2021
-Cristina Acidini Luchinata (a cura di), testi di Giorgio Galletti, Giardini medicei: giardini di palazzo e di villa nella Firenze del Quattrocento, Motta, 1996
-Giuseppe Rallo, Anna Fornezza, Villa nazionale Pisani, Stra, Ist. Poligrafico dello Stato, 2000
-Iris Lauterbach, Johann Christoph Volkamer. The book of citrus fruits, Ediz. inglese, francese e tedesca, Taschen, 2020
-Laura Cipriani (a cura di), (Co)Designing Hope: Aqueous Landscapes in Transition, Routledge, 2024
-Bianca Maria Rinaldi (a cura di), Italie. Viaggio nelle trasformazioni paesaggistiche del Bel Paese, Il Mulino, 2020
-Biagio Guccione, Emanuela Paglia, Maestri di Paesaggistica III, Edifir, 2024
-Hervé Brunon, Histoire des jardins, Que sais-je?, 2024
-Gilles Clément, Monique Mosser, Inventer le jardin. De l'Antiquité à nos jours, Seuil, 2024
ARTICOLO 9, COSTITUZIONE ITALIANA
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.” www.senato.it
ARTICOLO 41, COSTITUZIONE ITALIANA
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.” www.senato.it