XXXVI CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL GIARDINO STORICO E SUL PAESAGGIO CONTEMPORANEO
GIULIANA BALDAN ZENONI POLITEO 2026
Aspetti storici, paesaggistici, letterari, architettonici, economici, botanici e ambientali
GIARDINI E PAESAGGI RACCONTANO LA STORIA: LA MEMORIA COLONIALE NEL PRESENTE
dedicato a LUIGI ZANGHERI
e al suo prezioso magistero sull’arte del giardino e sul paesaggio
Slaves cutting the sugar cane, William Clark,Ten Views in the Island of Antigua,
IV, 1823, British Library, London, Public Domain
22 GENNAIO 2026, ore 16-18, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova e online
Giardini e paesaggi raccontano la storia: la memoria coloniale nel presente. Introduzione
SERGE BRIFFAUD - École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage de Bordeaux; ANTONELLA PIETROGRANDE - Gruppo Giardino Storico Università di Padova
29 GENNAIO 2026, ore 16-18, in collaborazione col Museo di Geografia dell’Università di Padova, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova, e online
(De)colonizzare le mappe. Genealogie, estetiche e pratiche del potere cartografico tra passato e presente coloniale
LAURA LO PRESTI e MARIASOLE PEPA - Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell'Antichità - DiSSGeA, Università di Padova
5 FEBBRAIO 2026, ore 17-19, online
I Giardini botanici coloniali e il loro ruolo scientifico, didattico e storico: l’esperienza dell’Orto Botanico di Palermo
ROSARIO SCHICCHI - Direttore dell'Orto Botanico dell'Università degli Studi di Palermo
18 FEBBRAIO 2026, ore 16-18, in collaborazione con l’Orto Botanico dell’Università di Padova, in presenza, Teatro botanico, Orto Botanico dell’Università di Padova, e on line
Da Padova al Portogallo: Domenico Vandelli (1735-1816), un naturalista nell'Europa del Settecento
CRISTINA CASTEL-BRANCO - Professore di Architettura del Paesaggio, Università di Lisbona|Scuola di Agricoltura; introduzione: MAURO VAROTTO - Delegato ai Musei e collezioni dell’Università di Padova; Elena Canadelli - Direttrice scientifica del Museo botanico; ALBERTA CAMPITELLI -vicePresidente APGI Associazione Parchi e Giardini d’Italia
19 FEBBRAIO 2026, ore 16-18, in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg, Museo di Geografia dell’Università di Padova e online
Il ruolo dell’acqua nella conquista coloniale
PAOLO GRUPPUSO - Rachel Carson Center for Environment and Society-LMU Munich; FRANCESCO VALLERANI - UNESCO Chair Senior Researcher Water, Heritage and Sustainable Development, Università di Venezia Cà Foscari
26 FEBBRAIO 2026, ore 17-19, online
Come confrontarsi nel presente con la creazione paesaggistica e il patrimonio dei giardini storici coloniali
Tavola rotonda con MONICA LUENGO - già Presidente del Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA; ELISABETTA MORI - Archivio Storico Capitolino di Roma; coordina ALBERTA CAMPITELli - già Dirigente Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, vice-Presidente Associazione Parchi e Giardini d’Italia APGI
5 MARZO 2026, ore 17-19, online
Il Parco della Mostra d’Oltremare a Napoli
ROSA STEFANELLI - già funzionario del Verde pubblico del Comune di Napoli; MASSIMO VISONE - Università degli Studi di Napoli Federico II
19 MARZO 2026, ore 17-19, online
La fortuna delle piante coloniali
Tavola rotonda con FABRIZIO FRONZA, Direttore Ufficio Tecnico Servizio SOVA, Provincia autonoma di Trento; BEATRICE FALCUCCI - Ricercatrice presso l'Università di Firenze-Università di Houston; CLAUDIO LITTARDI - Presidente del Centro Studi e Ricerche per le Palme di Sanremo; coordina GIANPAOLO BARBARIOL - Gruppo Giardino Storico-Università di Padova, Associazione Pubblici Giardini
26 MARZO 2026, ore 15 visita
Villa La Rotonda di Andrea Palladio a Vicenza dopo i recenti restauri col contributo PNRR
NICOLÒ VALMARANA - proprietario di villa La Rotonda; ANNACHIARA VENDRAMIN - agronomo-paesaggista, consigliere nazionale AIAPP, progettista e direttore lavori PNRR per la componente paesaggistica del giardino di villa La Rotonda
9 APRILE 2026, ore 17-19, online
Modelli nazionali, coloniali ed esotici nel Giardino Zoologico di Budapest
PAOLO CORNAGLIA - Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design
16 APRILE 2026, ore 17-19, online
Presentazione di alcuni volumi su giardini storici restaurati coi fondi PNRR Next Generation EU
ALESSANDRA GALLO ORSI - Direttrice del Castello di Agliè (Residenze Reali Sabaude / Direzione Regionale Musei Nazionali Piemonte) e MARCO FERRARI - Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design; Mariapia Cunico - Università IUAV di Venezia; GIORGIO GALLETTI - già Direttore del Giardino di Boboli, Professore di Storia del Giardino Laurea Magistrale in Architettura del Paesaggio UNIFI; FRANCO PANZINI - Presidente dell’Associazione Pietro Porcinai, docente al Master in Architettura e Rappresentazione del Paesaggio dell’Università Roma Tre; ALBERTA CAMPITELLI - vice-Presidente Associazione Parchi e Giardini d’Italia APGI; coordina GIUSEPPE RALLO - già Direttore del Museo di Villa Pisani a Stra, docente alla Scuola di specializzazione in restauro-IUAV Venezia
7 MAGGIO 2026, visita
Padova: La flora delle mura veneziane del XVI secolo e il giardino dove tutto ritorna alla terra
GIANPAOLO BARBARIOL - Gruppo Giardino Storico Università di Padova; MARIA TERESA BERNARDI e ANGELO FARRUGGIO - proprietari del giardino; ELENI KATELOUZOU - Comitato Mura di Padova
14 MAGGIO 2026, ore 17-19, online
Il progetto di paesaggio contemporaneo come si confronta con l’eredità del colonialismo e con il neocolonialismo attuale?
Tavola rotonda con ALESSIO BATTISTELLA - Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano; TESSA MATTEINI - Università di Firenze Dipartimento di Architettura DIDA; MARIA VILLALOBOS - Illinois Institute of Technology; coordina LAURA CIPRIANI - TU Delft, Faculty of Architecture and the Built Environment
TRACCIA TEMATICA
I corsi del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova sono soliti affrontare il tema della formazione di giardini e paesaggi non solo da un punto di vista botanico-estetico, ma come il risultato di molteplici incroci e sovrapposizioni, dovuti alle trasformazioni dei meccanismi naturali e sociali. La storia delle piante, dei giardini e dei paesaggi si intreccia con quella dell’uomo e delle sue istituzioni e di conseguenza con la storia del potere, dell'espansione economica e della dominazione sulle risorse e sugli uomini, esito di un nuovo ordine geopolitico imposto dai colonizzatori. Il passato coloniale, a lungo considerato scomodo, si è caratterizzato per silenzi e rimozioni. Colonialismo e imperi, con la conquista di terre e risorse sottratte alle popolazioni indigene assoggettate, sono stati uno dei motori principali della trasformazione dei paesaggi su scala planetaria. Questa rivoluzione paesaggistica, creata dallo sfruttamento sia della natura che degli uomini, è il risultato di molteplici fenomeni, a cominciare dall'introduzione di sistemi di sfruttamento delle risorse imposti dai paesi colonizzatori, ma anche dalla circolazione in due sensi, tra metropoli e colonie, di modelli di paesaggi urbani, rurali e giardinieri, di specie vegetali e di forme architettoniche che alimentano un immaginario dell'altrove esotico.
Sulla base di studi e ricerche specifici, presentando come di consueto diversi punti di vista, il XXXVI corso cercherà di dare delle risposte a una serie di quesiti. Quale è stato l'impatto degli imperi e del colonialismo sui giardini e sul paesaggio? Come sono stati rimodellati dal grande rimescolamento di esseri viventi, manufatti, culture e idee, seguito alla colonizzazione? Queste questioni centrali saranno declinate in alcuni grandi temi:
1) I paesaggi come espressione del dominio coloniale e delle tracce rimaste
Si parlerà della creazione, della perpetuazione e delle forme di trasformazione contemporanee dei paesaggi generati da diverse forme coloniali di sistemazione dei territori e di sfruttamento delle risorse umane e naturali, in particolare di quelle che rientrano nel sistema socio-economico della piantagione. Il corso esaminerà quindi la storia e le dinamiche del colonialismo, affrontando anche il ruolo esercitato dal modernismo idraulico: dalle dighe agli impianti di irrigazione delle piantagioni e alle bonifiche.
2) La creazione paesaggistica e il patrimonio dei giardini storici coloniali
Si cercherà di esaminare le scenografie paesaggistiche nell'ambito dell'urbanistica e dell'arte dei giardini, sia come apporto a «naturalizzare» il dominio coloniale, sia come modelli sincretici capaci di integrare visioni eterogenee. Come si sono diffusi i modelli di giardini tra paesi coloniali e colonizzati? Che tipo di eredità rimane della cultura materiale dei giardini coloniali, dall'architettura agli attrezzi? Come si pone oggi la questione della conservazione dei giardini storici negli ex-paesi colonizzati?
3) La colonizzazione come un fattore della nascita del «giardino planetario»
La colonizzazione sarà analizzata come vettore di un cambiamento irreversibile degli ecosistemi planetari, affrontando la questione fondamentale della migrazione delle piante. In che modo la colonizzazione ha accelerato il ritmo dei loro spostamenti? Che tipo di conseguenze ambientali hanno provocato e provocano? Alla luce di tali rimescolamenti, ibridazioni e contaminazioni, verrà anche riconsiderato l'uso dei concetti di piante ‘invasive’ e ‘autoctone’. Se le piante ornamentali dei giardini condividono gran parte della loro storia con quella delle piante utilizzate in agricoltura, quale influenza ha esercitato l’agronomia coloniale con le piantagioni e l’esportazione dei prodotti? Qual è stato il ruolo che le reti globali della scienza, del commercio e dell'orticoltura hanno esercitato sulle piante, sui progetti e sulle pratiche presenti nei giardini degli imperi europei ed extraeuropei, in patria e all'estero? Il corso presenterà l’operato degli Orti botanici o Giardini coloniali, dedicati alla sperimentazione e all'acclimatazione di piante utili e ornamentali, provenienti dalle colonie, con l'obiettivo di introdurle nell'economia nazionale e nei giardini.
4) La “decolonizzazione” dei paesaggi
Infine il corso prenderà in esame gli effetti dei diversi processi di decolonizzazione sul paesaggio, interrogandosi sulla portata e sui limiti delle trasformazioni che essi hanno provocato, in particolare attraverso fenomeni quali le riforme agrarie e la ristrutturazione delle città. E come parlare del passato coloniale senza fare riferimento al neocolonialismo attuale sintetizzabile nel concetto di land grabbing, con l'acquisizione su larga scala di terreni accaparrati da investitori stranieri, a scapito di comunità locali così private dell'accesso alle proprie risorse? Il progetto di paesaggio contemporaneo come si confronta con tutto ciò?
Riflettere su questi problemi, coniugando la storia del paesaggio e del giardino, legata al Colonialismo e agli Imperi, con quella della contemporaneità, è il compito che si dà il XXXVI corso del Gruppo Giardino Storico dell’Università di Padova.
Gli articoli-guida della Costituzione per chi ha veramente a cuore il sistema terra+natura+animali+uomini
ARTICOLO 9, COSTITUZIONE ITALIANA
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.” www.senato.it
ARTICOLO 41, COSTITUZIONE ITALIANA
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.” www.senato.it