La traccia tematica 2022
In questo periodo di grande incertezza, a seguito delle improvvise crisi economica e sanitaria che hanno investito le società a livello globale, resta dominante l’incombere sui nostri luoghi di vita del cambiamento climatico, della fragilità ambientale e della continua perdita di biodiversità.
Mutamenti così radicali hanno svelato la precarietà dei nostri sistemi urbani, mettendo in luce la necessità di un disegno di rigenerazione e riqualificazione mediante profonde trasformazioni che riducano l’impatto ambientale, contengano la dissipazione delle risorse naturali e creino una nuova relazione fra luoghi e persone. Si parla sempre più di attività di riforestazione, dentro e fuori le aree metropolitane. Dopo una lunga colonizzazione antropica, indifferente ai siti e alle impronte ecologiche, le città stanno ora imboccando la strada della naturalizzazione, rivalutando il ruolo degli alberi nel ciclo ambientale urbano e convertendo le loro superfici mineralizzate, coperte di cemento, in aree vegetali. Si realizzano giardini ecologici e si evolve l’idea di parco che non è più inteso solo come giardino, luogo del verde e della natura, ma anche come occasione per riparare i danni dell’inquinamento, per recuperare aree marginali e luoghi interstiziali.
Mentre si sta sviluppando un nuovo immaginario, peculiare della nostra epoca, di fascinazione per la biofilia e per la vita nel verde, nasce il concetto di ‘città selvatica’, si discute di ‘foreste urbane’ e di ‘micro-foreste’. Tutto ciò si ripercuote nel paesaggio urbano, perché città e foresta sono due mondi antitetici da integrare. Ma come? Quali sono le visioni culturali adottate nelle trasformazioni e riqualificazioni?
Il XXXII Corso esaminerà alcuni aspetti di queste trasformazioni in atto, invitando a una riflessione che potrà essere utilmente approfondita andando a ritroso nella storia, a partire da quella dell’arte dei giardini, al centro di un dibattito sul bosco e sulla foresta. Riteniamo infatti che, senza togliere alle città la loro dimensione di spazi vivi, dinamici, capaci di adattarsi alle esigenze della contemporaneità, l’attuale approccio nei confronti della natura non debba ignorare l’esperienza, l’abilità e le parole ereditate dalla tradizione dell’arte dei giardini. La storia può essere utilizzata oggi dai paesaggisti con uno sguardo moderno, capace di inventare il nuovo paesaggio: il bosco infatti, per le sue caratteristiche ecologiche, figurative e narrativo-poetiche, è stato ed è un elemento compositivo importante nelle strutturazioni a verde.
Ci si chiederà anche se il fatto di sottomettere i paesaggi all’imperativo del corretto stato ecologico e del mantenimento della biodiversità sia sufficiente per conservare e conferire loro un senso, provando a concepire dei dispositivi che permettano di pensare e insieme di conciliare le dimensioni simboliche e culturali con quelle ecologiche dei paesaggi.
ANTONELLA PIETROGRANDE, coordinatrice responsabile dei corsi del Gruppo Giardino Storico Università di Padova
Il programma 2022
20 GENNAIO,Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. Un’introduzione
Telmo Pievani - Università di Padova Dipartimento di Biologia; Mauro Varotto - Università di Padova Dipartimento di Scienze Storiche Geografiche e dell'Antichità
27 GENNAIO, Nuove visioni urbane per contrastare i cambiamenti climatici e costruire una diversa relazione tra luoghi e ambiente, tavola rotonda
Federico Della Puppa - Smart Land Responsabile area Analisi & Strategie; Fabrizio Fronza - Agronomo, Direttore Ufficio Tecnico Servizio SOVA, Provincia Autonoma di Trento; Domenico Luciani - Architetto. Fondatore del premio internazionale Carlo Scarpa per il giardino; coordina Anna Lambertini - Università di Firenze Dipartimento di Architettura (DIDA)
3 FEBBRAIO, Il valore della storia dell’arte del giardino nell’attuale rigenerazione verde delle città, tavola rotonda
Stéphanie de Courtois - École Nationale Supérieure d'Architecture de Versailles; Giorgio Galletti - già direttore del Giardino di Boboli, docente al Master di Paesaggistica Università di Firenze; José Tito Rojo - Università di Granada; coordina Alberta Campitelli - già dirigente Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, vice-presidente Associazione Parchi e Giardini d’Italia
10 FEBBRAIO, La città come ecosistema. Il ruolo della vegetazione nel ciclo ambientale urbano
Paolo Grossoni - Università di Firenze Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (DAGRI)
17 FEBBRAIO, Boschi di città. Un itinerario fra XIX e XX secolo
Franco Panzini - Università IUAV di Venezia, presidente dell’Associazione Pietro Porcinai
24 FEBBRAIO, d’intesa col Comune di Padova, presso la Fornace Carotta, Padova
Il giardino Zantomio: un’oasi di natura da difendere e proteggere nel centro storico di Padova, tavola rotonda
Gianpaolo Barbariol - già direttore Parchi e Giardini del Comune di Padova, Gruppo Giardino Storico Università di Padova; Mariapia Cunico - Università IUAV di Venezia; Chiara Gallani - Assessore all’Ambiente, Territorio e Verde del Comune di Padova; Andrea Ragona - Assessore alle Politiche del Territorio e Sviluppo Urbano Sostenibile, Mobilità e Viabilità del Comune di Padova; Tommaso Sitzia - Università di Padova Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali (TESAF); coordina Antonella Pietrogrande - Gruppo Giardino Storico Università di Padova
3 MARZO, Selva e città: antitesi e complicità
Annalisa Metta - Università degli Studi Roma Tre Dipartimento di Architettura
10 MARZO, Lione, l'esempio di una grande città francese, leader nella gestione ambientale di parchi e giardini pubblici: 20 anni di esperienze e pratiche
Daniel Boulens - già Direttore del Servizio spazi verdi della città di Lione e del Parc de la Tête d’Or; Davy Lorans - Université Côte d’Azur Nizza
17 MARZO, Non solo acqua e ombra: le aree umide urbane come coscienza critica
Francesco Vallerani - Università di Venezia Ca’ Foscari Dipartimento di Economia
24 MARZO, La storia millenaria del paesaggio mediterraneo: un esempio per i nuovi paesaggi dell’Antropocene
Giuseppe Barbera - Università degli Studi di Palermo, componente del Consiglio scientifico Associazione Parchi e Giardini d’Italia e della Fondazione Benetton Studi Ricerche
31 MARZO, Le foreste reali di caccia dalle sistemazioni sul modello di Le Nôtre a luoghi di piacere nel tessuto urbano, tavola rotonda
Paolo Cornaglia - Politecnico di Torino Dipartimento di Architettura e Design; Barbara Sólyom - Department of Garden Art and Landscape Design MATE Università di Budapest; Massimo Visone - Università di Napoli Federico II Dipartimento di Architettura; coordina Tessa Matteini - Università di Firenze Dipartimento di Architettura (DIDA)
7 APRILE, Scelta, impianto, cura e gestione delle piante nell’attuale crisi del clima e della biodiversità, tavola rotonda
Alessandro Bedin - Responsabile Gestione Verde Pubblico Comune di Montecchio Maggiore (Vicenza), delegato del Veneto Associazione Pubblici Giardini; Klaus-Jürgen Evert - già Direttore Parchi e Giardini di Stoccarda; Patrizio Giulini - Università di Padova, Gruppo Giardino Storico Università di Padova; coordina Francesca Dalla Vecchia - Università di Padova Dipartimento di Biologia, Gruppo Giardino Storico Università di Padova
28 APRILE, La protezione della natura e i suoi miti forestali. Una traversata storica e critica (XVIII-XXI secolo)
Serge Briffaud - École Nationale Supérieure d’Architecture et de Paysage de Bordeaux
5 MAGGIO, La pavante foresta e le foreste sorelle di Giuliano Scabia
Luciano Morbiato - Università di Padova
12 MAGGIO, Foreste periurbane e acqua
Giustino Mezzalira - Direttore Sezione Ricerca e Gestioni Agro-Forestali Veneto Agricoltura
19 MAGGIO, I Giardini Reali di Venezia: dal decadimento alla rigenerazione, visita
Adele Re Rebaudengo - Presidente di Venice Gardens Foundation; Eduard Bodi - Capo Giardiniere dei Giardini Reali di Venezia; Valeria De Toffol - Gruppo Giardino Storico Università di Padova, volontaria dei Giardini Reali di Venezia
26 MAGGIO, Il progetto di architettura del paesaggio nella ridefinizione della città contemporanea, tavola rotonda
Laura Cipriani - Delft University of Technology; Anna Chiara Vendramin - studio Vendramin Padova; Laura Zampieri - CZ studio Mestre-Venezia; coordina Bianca Maria Rinaldi - Politecnico di Torino Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio