XXXIV CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL GIARDINO STORICO E SUL PAESAGGIO CONTEMPORANEO
GIULIANA BALDAN ZENONI POLITEO 2024
Aspetti storici, paesaggistici, letterari, architettonici, economici, botanici e ambientali
Il paesaggio può salvare il pianeta?
Dedichiamo il corso 2024 al nostro fondatore PATRIZIO GIULINI,
al suo sapere botanico in difesa del patrimonio naturale
21 MARZO 2024, ore 16-18
in presenza, Salone degli Specchi, palazzo Wollemborg,
Museo di Geografia dell’Università di Padova,
online, piattaforma ZOOM dell’UNIVERSITÀ di PADOVA
chi volesse partecipare in presenza prenoti il posto fino ad esaurimento del numero disponibile
entro mercoledì 20 marzo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il futuro dei giardini storici e le opportunità offerte dai fondi del PNRR, tavola rotonda
MARCO MAGNANO - già Direttore Area Giardini e Verde Pubblico presso AMIA Verona SpA
GIUSEPPE RALLO - Università IUAV di Venezia, già Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
Venezia, Belluno, Padova e Treviso
ANNA CHIARA VENDRAMIN - Studio Vendramin Padova
coordina ALBERTA CAMPITELLi - già dirigente Ville e Parchi Storici del Comune di Roma,
vice-presidente Associazione Parchi e Giardini d’Italia APGI
Villa di Maser, Maser, Treviso
foto di Annachiara Vendramin
Il Giardino Monumentale di Villa Barbarigo a Valsanzibio è rinomato per la sua bellezza paesaggistica, l’originalità progettuale e la ricchezza storica. Caratterizzato da sontuose fontane, statue e prospettive architettoniche, nonché di alte quinte in Buxus e da un elaborato labirinto, costituisce un unicum nel suo genere che richiama ogni anno migliaia di visitatori. I proprietari Pizzoni Ardemanni vista l’opportunità di poter accedere ai fondi stanziati dal PNRR per il restauro dei Giardini Storici si sono prontamente attivati per predisporre un progetto completo e dettagliato di restauro delle diverse componenti del parco: componente vegetale e arborea, opere grigie, vasche e condotte idriche, pavimentazioni e quant’altro. Ottenuta l’approvazione del progetto e il relativo finanziamento si è proceduto, sempre molto rapidamente viste le tempistiche decisamente ristrette, alla predisposizione dei documenti di gara sia amministrativi che tecnici e all’invio degli inviti ad alcune imprese ritenute idonee e rispondenti a dei solidi requisiti tecnici e professionali. Individuata l’impresa appaltatrice i cantieri sono stati avviati, non senza incontrare come inevitabile delle difficoltà legate soprattutto alla fragilità dei luoghi e alle difficoltà di accesso. Varie lavorazioni legate anche alla stagionalità sono già state completate, mentre per altre si sono incontrate situazioni mutate e la necessità di alcuni aggiustamenti. Si è comunque comunque proceduto come da cronoprogramma rispettando i tempi assegnati. Inoltre, il 24 marzo 2024 vi sarà l’apertura ufficiale del giardino con inevitabili interferenze tra frequentazione del pubblico e i cantieri ancora in corso. Qui poi il grave problema della gestione post intervento di restauro non sussiste: verrà curato e gestito dall’espertissimo proprietario Armando Pizzoni Ardemanni.
Marco Magnano
L’intervento prende in considerazione gli elementi di novità introdotti dal bando PNRR e dagli interventi finanziati e illustra l’iter di elaborazione dello schema metodologico del piano di gestione, effettuata con APGI (Associazioni Parchi e Giardini d’Italia), che ha come finalità quella di dotare i giardini di uno strumento nuovo di coordinamento delle azioni manutentive, conservative, di valorizzazione e di comunicazione. Attraverso una gestione coerente e consapevole, frutto di una riorganizzazione dei dati conoscitivi esistenti e da integrare, mira a garantire nel tempo la coerenza e a rendere efficaci le diverse azioni sul giardino, non ultima quella rivolta alla salvaguardia dei suoi valori ecosistemici e ambientali in vista di un progetto che tenga conto del cambiamento climatico, del risparmio energetico e del rispetto dei valori naturali insiti in ogni giardino. In conclusione verrà illustrato brevemente il progetto in corso di realizzazione dell’importante giardino di villa Rizzardi a Pojega di Negrar dove si intrecciano reintroduzione di produttività storicamente documentata, ripristino di alcune relazione interrotte nel tempo tra parti importanti della composizione e incremento della naturalità di alcuni suoi ambiti.
Giuseppe Rallo
Un excursus delle pratiche progettuali e di gestione, finalizzate a contrastare il cambiamento climatico, adottate nel restauro, grazie ai finanziamenti del PNRR, dei parchi storici di Villa Barbaro a Maser (Treviso), di Villa Godi Malinverni a Lugo (Vicenza) e di Villa Rossi a Santorso (Vicenza).
Annachiara Vendramin
MARCO MAGNANO
Terminato il ciclo di studi entra nel mondo del giardino e del giardinaggio dedicandosi alla vivaistica ornamentale e alla realizzazione di parchi e giardini collaborando con importanti aziende del settore di respiro nazionale. Di seguito ottiene a Verona nel 1988 la cattedra di laboratorio e pratica di giardinaggio presso la scuola per giardinieri B. Barbarani e nel 1994 entra come funzionario nel Servizio Giardini del Comune di Verona, dove affina le proprie competenze in ambito della progettazione e della gestione del verde pubblico.
Nel 2000, quando il Comune di Verona affida alla sua azienda partecipata la gestione globale del patrimonio verde, passa ad AMIA Verona S.p.A. come Coordinatore Responsabile Area Giardini e Verde Pubblico organizzando ex novo la struttura e l’organizzazione del servizio e assumendo l’incarico di Direttore Operativo di tutti i cantieri sia in gestione diretta che in appalto con ditte esterne.
Nel 2015 diviene, sempre presso AMIA Verona S.p.A., Direttore della medesima Area Giardini e Verde Pubblico e assumendo la responsabilità dell’area ottiene la nomina di RUP (Responsabile Unico del Procedimento) di tutti gli affidamenti e dei contratti siano essi di servizi che di fornitura, gestendo in toto sino a marzo 2023 il Verde Pubblico della città di Verona. Da più di quindici anni è socio dell'associazione Nazionale Pubblici Giardini AIDTPG dove ricopre l'incarico di Responsabile dei gruppi di lavoro PAN Fitosanitari e CAM. Per conto di ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ha partecipato e collaborato attivamente ai gruppi di lavoro costituiti presso i competenti Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole alla revisione e all'aggiornamento dei testi normativi.
È da un decennio è molto attivo nell’ambito della divulgazione delle buone pratiche per una corretta gestione e l’applicazione dei CAM del Verde Pubblico, partecipando in qualità di relatore a convegni, tavole rotonde e seminari universitari. Collabora attivamente ormai da diversi anni con Assoverde, Associazione Italiana Costruttori del Verde, di cui è membro del Comitato Tecnico Scientifico, fornendo specifici contributi tecnici inseriti nella pubblicazione delle tre edizioni del Libro Bianco del Verde.
Sempre per Assoverde ha predisposto il Capitolato Tecnico tipo per i Servizi di Gestione del Verde Pubblico pubblicato a dicembre 2023 e sta collaborando con la Regione del Veneto per la predisposizione della sezione del Prezzario regionale dei LL.PP. relativo alle opere a verde.
Dal 2023 fa parte del gruppo di lavoro che si occupa dell’affidamento e della DD.LL. del restauro PNRR del parco di villa Barbarigo di Valsanzibio.
Dal 2023 è Socio Onorario di A.I.G.P. – Associazione Italiana Giardinieri Professionisti. Nel 2023 ha conseguito l’abilitazione di Consulente Fitosanitario e si occupa dell’utilizzo dei Prodotti Fitosanitari in ambito extra-agricolo.
Dopo la laurea in architettura a Palermo, GIUSEPPE RALLO si trasferisce a Venezia dove ha svolto attività di tutela dei beni culturali e restauro per oltre 30 anni nella locale Soprintendenza per il Veneto Orientale. Paesaggista e conservatore è autore di numerosi restauri di importanti edifici e giardini storici tra i quali quello del complesso di Villa Nazionale Pisani a Stra, di cui è stato direttore dal 2008 al 2015 e quello del giardino di Palazzo Soranzo Cappello a Venezia, oltre a diversi altri interventi e progetti. Ha pubblicato numerosi saggi e alcuni volumi sui temi del restauro dell’architettura e del giardino, tra i quali I giardini della Riviera del Brenta. Studi e catalogazione, 1995 , Torre e grotta. Dal Mito al giardino, 1999, oltre a due guide del complesso museale di Stra, di cui una del Poligrafico e Zecca dello Stato del 2000. Nel 2015 ha pubblicato Paesaggi di villa. Architettura e giardini nel Veneto, con Maria Pia Cunico e Margherita Azzi Visentini. E’ attualmente impegnato in diversi interventi di restauro di importanti giardini storici. Ha recentemente coordinato la redazione dello schema metodologico per la redazione del piano di Gestione di un giardino storico e ha supervisionato le Linee Guida per il restauro dei giardini storici allegate al Bando PNRR. Membro dal 2018 del ISCCL dell’Icomos Ifla.
ANNACHIARA VENDRAMIN, agronomo con studio in Padova, dal 1991 esercita l’attività professionale come paesaggista intervenendo nella progettazione dei giardini privati e nella riqualificazione degli ambiti verdi urbani. Dal 2018 è incaricata della supervisione progettuale e tecnica del progetto per la manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco del castello di Miramare. È consulente per gli interventi di restauro del parco di Villa Manin (Passariano-Udine) e del parco, per il progetto PNRR-giardini storici, del Museo Nazionale di Villa Pisani (Strà-Venezia). Con un team di progettisti è impegnata nel restauro, con fondi PNRR, di numerosi giardini italiani: il giardino di villa Barbaro a Maser; il giardino di villa Godi Malinverni a Lugo; il parco di villa Rossi a Santorso; il giardino Rizzardi di Pojega; il parco della Rotonda a Vicenza; il giardino di De Claricini a Moimacco; come consulente per il progetto del parco Villa Lante a Bagnaia.Dal 2015 collabora come docente al corso della Scuola di Agraria dell’Università di Padova. Attualmente è consigliere nazionale dell’Associazione Italiana Architettura del paesaggio (AIAPP/IFLA).
Storica dell’arte e dei giardini, fino al 2016 direttore delle Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, ALBERTA CAMPITELLI ha curato importanti interventi di restauro di giardini ed edifici nelle ville Borghese e Torlonia e in altre ville minori. Ha creato e diretto il Museo della Casina delle Civette, del Casino Nobile e della Scuola Romana a Villa Torlonia ed il Museo Bilotti a Villa Borghese, ha diretto il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese e, nel 2013 e 2014, il MACRO. Ha organizzato numerosissime mostre curando diversi cataloghi. Partecipa assiduamente a convegni nazionali e internazionali sui temi della conoscenza e della gestione di giardini storici. Dal 2019 al 2022 è stata presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
E’ stata nel 2022 presidente della Commissione per l’assegnazione dei finanziamenti PNRR nell’ambito del restauro di parchi e giardini storici, su nomina del Ministero della Cultura. Docente di Gestione dei Musei e del Patrimonio Culturale, Università Luiss, e di Storia e Gestione dei Giardini presso la Scuola di Specializzazione in Beni Naturali ed Ambientali dell’Università La Sapienza.
Advisor member dell’ICOMOS-International Scientific Committee for Cultural Landscape, è Vicepresidente dell’Associazione Parchi e Giardini Italiani, è coordinatore per il Lazio di ICOM, presidente del Comitato tecnico Scientifico per i Musei e membro del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici presso il Ministero della Cultura. Fa parte del Consiglio Scientifico dei Giardini di Ninfa-Fondazione Caetani.
È codirettore della collana editoriale “Giardini e paesaggio della casa editrice Olschki, fa parte del board della rivista "Studies in the History of Gardens & Designed Landscapes", e della Commissione per l’assegnazione del premio Campiello verde dedicato alla narrativa su tema giardini, istituito quest’anno. Nel 2013 ha ricevuto dalla Repubblica Francese l’onorificenza di Chevalier des Arts et des Lettres per la collaborazione culturale tra Italia e Francia.Tra gli ultimi volumi pubblicati è Ville e Giardini d’Italia. Percorsi nel tempo e nei luoghi tra natura e artificio (Jaca Book 2019) e la ristampa aggiornata di Gli Horti dei Papi. I giardini Vaticani dal Medioevo al Novecento (Jaca book 2021), prima edizione 2009. Nel 2022 ha curato, con Tiziana Maffei e Alessandro Cremona, la mostra Frammenti di paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta, con relativo catalogo.
Segnaliamo un contributo della prof. NICOLETTA FERRUCCI, pubblicato su I quaderni dei Georgofili, reperibile sul sito dell'Accademia dei Georgofili, nel quale tratta il tema del rapporto tra ambiente e paesaggio anche, ma non solo, alla luce della riforma costituzionale. Si trova nel Catalogo Digitale dei Georgofili-Quaderni, quaderno Agricoltura, paesaggio, ambiente, sostenibilità e uso dei suoli. La riforma dell’articolo 9 della Costituzione e la Politica Agricola Comune, 2023, Accademia dei Georgofili: https://www.georgofili.net/articoli/agricoltura-paesaggio-ambiente-sostenibilit-e-uso-dei-suoli/14177
Il clima che vogliamo. Ogni decimo di grado conta, a cura della Redazione del Bo Live, Il Bo Live, Padova, 2023
Giuseppe Barbera, Agrumi. Una storia del mondo, Il Saggiatore, Milano, 2023
Telmo Pievani, Mauro Varotto, Il giro del mondo nell'Antropocene, Raffaello Cortina Editore, 2022
Michael Jakob, La finta montagna, Silvana Editoriale, Milano, 2022
Alberta Campitelli, Alessandro Cremona, Tiziana Maffei, Frammenti di Paradiso. Giardini nel tempo alla Reggia di Caserta, Colonnese, Napoli, 2022
Annalisa Metta, Il paesaggio è un mostro. Città selvatiche e nature ibride, Derive Approdi, Roma, 2022
Telmo Pievani, Mauro Varotto, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro, Aboca, Arezzo 2021
Giuseppe Barbera, Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene, Il Saggiatore, Milano, 2021
Franco Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, ristampa 2021
Francesco Vallerani, I piaceri della villa. Vivere e raccontare la campagna tra abbandoni e ritorni, Le Monnier Università, Firenze, 2021
Viviana Ferrario, Letture geografiche di un paesaggio storico. La coltura promiscua della vite nel Veneto, Cierre Edizioni, Verona, 2019
Nicoletta Ferrucci, Marco Brocca, Il paesaggio agrario: dal vincolo alla gestione negoziata, Franco Angeli, Milano, 2019
Valentina Dessi, Elena Farnè, Luisa Ravanello, Maria Teresa Salomoni, Rigenerare la città con la natura, Maggioli editore, 2017
Serge Briffaud, Olivier Damée, Emmanuelle Heaulmé, Chantilly au temps de le Nôtre. Un paysage en projet, Olschki, Firenze 2013
Franco Panzini, Per i piaceri del popolo. L’evoluzione del giardino pubblico in Europa dalle origini al xx secolo, Zanichelli, Bologna, 1993
Silvia Calatroni e Alessandro Trivell: Make your City Greener: https://issuu.com/alessandrotrivelli/docs/mycg_small5m
Servizi ecosistemici.pdf. su: www.isprambiente.gov.it
4 marzo 2024, 8.30-10.15
Verso un trattato internazionale di non proliferazione dei combustibili fossili, ICEA, Università degli Studi di Padova, 4 marzo (8.30 - 10.15), in presenza e anche on line, con un intervento del prof. CARLOS LARREA sul trattato di non proliferazione dei combustibili fossili
Gli ARTICOLI della COSTITUZIONE da tenere presenti
nella gestione dell’ambiente-territorio-paesaggio italiano
ARTICOLO 9, COSTITUZIONE ITALIANA
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.” www.senato.it
ARTICOLO 41, COSTITUZIONE ITALIANA
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.” www.senato.it
Cosa succede nel PARCO REGIONALE DEI COLLI EUGANEI
Finalmente un comitato spontaneo di cittadini si è costituito per confrontarsi con le istituzioni regionali e locali, responsabili della gestione e della riqualificazione del Parco Regionale dei Colli Euganei, e per affiancare le associazioni ecologiche e culturali impegnate nella tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Il COMITATO SPONTANEO MONTEORTONE richiama oggi la nostra attenzione – abitanti euganei, fruitori padovani, visitatori e viaggiatori, insomma tutti i cittadini con un “interesse” motivato! – su una nuova minaccia edificatoria, contradditoria con l’ambito ufficiale di “parco”, con l’iter attivato dalle istituzioni del Parco per la candidatura dei Colli Euganei a Riserva della Biosfera UNESCO e quindi con la missione di una valorizzazione delle risorse paesaggistiche e artistiche italiane al contempo turistica, produttiva ed ecologicamente rispettosa. A Monteortone potrebbe venire realizzato un progetto insediativo, comprendente 9 condomini (100 appartamenti), un albergo e 40 bungalow, che occuperebbe una vasta area prativa, lambita da versanti boschivi.