Benvenuto nel sito del giardino storico

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XXXV CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL GIARDINO STORICO E SUL PAESAGGIO CONTEMPORANEO
GIULIANA BALDAN ZENONI POLITEO 2025
Aspetti storici, paesaggistici, letterari, architettonici, economici, botanici e ambientali  
 
Paesaggi e giardini del Mediterraneo: laboratori del cambiamento climatico
 
 13 FEBBRAIO 2025, ore 17
 online, piattaforma ZOOM dell’UNIVERSITÀ di PADOVA
 
Nelle isole del Mediterraneo
 
Tavola rotonda
SOPHIE GARRONE - Università di Corsica Pasquale Paoli
GIUSEPPE LO PILATO - Curatore paesaggista FAI-Giardino della Kolymbethra, Agrigento
PAOLA MUSCARI - Studio di Paesaggistica MB, Verona
coordina MARIAPIA CUNICO - Università IUAV di Venezia
 
Il giardino di Madama Letizia a Portoferraio, Isola d’Elba
Foto di Paola Muscari
 
Studiare i giardini in Corsica non è un compito semplice. Questo tema rappresenta, infatti, uno degli angoli ciechi degli studi sul patrimonio dell'isola, e pochissime ricerche vi sono state dedicate. Tuttavia, esiste un patrimonio ricco e variegato, ancora in gran parte sconosciuto e tutto da esplorare.
Nella seconda parte del mio intervento, presenterò le "orangeries" della Balagna, che costituiscono il fulcro del mio lavoro di dottorato. Costruite nel XIX secolo, condividono una stessa tipologia, ma conservano al contempo caratteristiche uniche che le rendono singolari.
Sophie Garrone
 
Il Giardino della Kolymbethra dal recupero del paesaggio culturale, al ritorno della funzione produttiva, alla conservazione dei sistemi agricoli tradizionali e della biodiversità, nell’epoca del cambiamento climatico
La Kolymbethra nel 1778 venne descritta dal Saint Non come “una piccola valle che per la sua sorprendente fertilità somiglia ad un angolo dell’Eden o della Terra promessa”. La sua notevole capacità produttiva e la profonda bellezza del paesaggio disegnato dal lavoro agricolo si concludono, però, in prossimità della fine del Novecento, quando viene meno il lavoro dell’ultimo giardiniere.
Di fronte alle desolanti conseguenze dell’abbandono colturale, che ne stavano divorando gli antichi alberi protagonisti di una lunga storia, nel 1996 viene lanciato il progetto per la sua rinascita affidata ad una nuova funzione: la conservazione di un paesaggio ricco di memoria del lavoro agricolo tradizionale, in un ambito, quello del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, in cui gli si riconosce il valore di bene culturale. Il protagonista di questo impegnativo progetto di rinascita e valorizzazione è il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano.
Quindici anni dopo il recupero paesaggistico, si registra il ritorno della piena capacità produttiva dell’antico agrumeto e si sviluppa un progetto di conversione che ne fa un luogo di produzione agricola biologica, con particolare attenzione alla conservazione della sua ricca biodiversità agraria e naturale.
Il nuovo approccio porta alla luce un sistema produttivo che affonda le sue radici in tempi remoti, ma i cui contenuti sono sorprendentemente innovativi ed offrono significativi spunti per la sostenibilità ambientale delle attività di coltivazione agricola del futuro.
Nell’ultimo quinquennio sono state rilevate crescenti criticità legate al cambiamento climatico che, tra prolungati periodi siccitosi, eccessi nelle temperature estive, il sovvertimento dei ritmi stagionali, la dilatazione dei cicli vitali dei parassiti, hanno costretto a rivedere l’ordinaria gestione agronomica dell’impianto produttivo per rispondere alle nuove sfide conseguenti alle trasformazioni in corso. Seguendo le risposte fisiologiche delle piante ai nuovi caratteri meteorologici, si percepisce che la vicenda del cambiamento climatico è destinata ad incidere ancora più pesantemente in futuro per cui l’impegno attuale è indirizzato nella costruzione di una strategia di adattamento che conservi produttività e bellezza di questo antico paesaggio.
Giuseppe Lo Pilato
 
Dai giardini d’acclimatazione alle cisterne, orti e aranceti racchiusi tra le mura medicee del capoluogo dell’isola d’Elba. Un breve escursus tra i paesaggi e i giardini della baia di Portoferraio, osservando il comportamento delle piante più resilienti al cambiamento e riscaldamento climatico e adatte ai futuri giardini.
Con un’anticipazione su un terzo volume sull’argomento giardini nelle isole dell’Arcipelago Toscano, dal titolo Giardini nascosti di Cosmopoli – Isola d’Elba, a breve in uscita.
Paola Muscari
 
Il paesaggio delle isole dell’Arcipelago Toscano è connotato da alcuni elementi legati alla storia: fari, santuari, fortezze, ma l’elemento di particolare interesse è il paesaggio disegnato dalle isole che furono per decenni utilizzate come carceri. Paesaggi di muri a secco e vigneti, di cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, di architetture abbandonate, di recinti un tempo coltivati.
Mariapia Cunico
 
BIOGRAFIE
SOPHIE GARRONE, ex allieva di Monique Mosser e del Master Jardins historiques, patrimoine et paysage presso l'École nationale supérieure d'architecture de Versailles, è una storica specializzata nello studio dei giardini in Corsica. Dottoranda in storia contemporanea presso il Laboratoire Lieux, Identités, Espaces, Activités (CNRS) dell'Università della Corsica, sta preparando una tesi diretta da Antoine-Marie Graziani, intitolata: "Tra utilità, prestigio e diletto: le 'orangeries nouvelles' della Balagna nel XIX secolo".
Nell'autunno del 2023, ha organizzato il convegno "I giardini della Corsica e della Balagna: un patrimonio da valorizzare e proteggere", i cui atti sono attualmente in fase di preparazione. Partecipa a numerosi eventi (conferenze, trasmissioni televisive) con l'obiettivo di divulgare e diffondere la conoscenza sui giardini della Corsica.
 
GIUSEPPE LO PILATO vive ad Agrigento dove svolge la professione di Agronomo occupandosi di Paesaggio ed Agricoltura biologica. Nel 1995 ha collaborato l’Università di Palermo per la “Giornata di studi sul Paesaggio Agrario Storico della Valle dei Templi di Agrigento” e nella realizzazione del “Museo Vivente del Mandorlo”, un campo collezione delle antiche varietà siciliane di questo frutto costituito nei pressi del Tempio di Giunone.
Nel 1996 lancia l’idea per salvare, e fare rinascere, il paesaggio abbandonato della Kolymbethra e nel 1999 coinvolge il FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano che realizzerà il progetto di recupero del Giardino della Kolymbethra, di cui sarà uno dei progettisti ed il Direttore dei lavori, sotto la Direzione scientifica del Prof. Giuseppe Barbera.
Nel 2001 ha progettato e diretto i lavori di manutenzione straordinaria del Giardino del Gattopardo di Palazzo Filangerì Cutò a Santa Margherita di Bèlice, per il Parco Letterario Tomasi di Lampedusa.
Nel 2005 ha partecipato alla redazione del Piano del Parco della Valle dei Templi, sviluppando i temi del recupero e della conservazione del paesaggio agrario storico.
Dal 2002 è il curatore della gestione agronomica-paesaggistica del Giardino della Kolymbethra.
Pubblicazioni:
- Il Paesaggio della Valle dei Templi, analisi e proposte per la sua salvaguardia e valorizzazione, a cura di Giuseppe Barbera e Giuseppe Lo Pilato, edito dalla Provincia Regionale di Agrigento nell'anno 1996 con la collaborazione della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e la Soprintendenza BB.CC.AA. di Agrigento
- Il paesaggio agrario storico della Valle dei templi: caratteri, condizioni attuali, ipotesi di recupero e valorizzazione” su ANANKE n. 26/1999, Alinea Editrice
- La riscoperta del paesaggio perduto della Valle dei templi: l’intervento del FAI nel restauro del Giardino della Kolymbethra” in Atti della giornata di studio “Riscoprire il paesaggio della Valle dei Templi”, a cura di Manfredi Leone, Palermo 2003.
 
PAOLA MUSCARI, paesaggista e socia Aiapp. Ha studiato ad Edimburgo e si occupa di progettazione di parchi e giardini. Ha scritto libri sui parchi tematici e sui giardini delle Isole toscane. Fa parte dello Studio di Paesaggistica MB di Verona assieme ad una collega argentina, ed è socia dell’aps Giardini Aperti Verona.
 
MARIAPIA CUNICO, già professore associato in Architettura del Paesaggio presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia e membro del Comitato scientifico e docente al Master in Architettura del paesaggio e del Giardino. È stata docente presso Università Italiane e straniere e partecipa a Convegni, Mostre e Laboratori didattici. Per la Provincia autonoma di Trento ha inaugurato nel 2020 nella sede di Villa Paradiso nel Parco di Levico Terme, il Museo Spazi colti, dedicato ai Giardini nella Storia dell’Occidente. Fa parte del Tavolo Tecnico che affianca il lavoro dell’Assessorato al Verde del Comune di Padova. Autrice di numerosi saggi e pubblicazioni, sta iniziando una nuova ricerca dedicata alla Forma dell’acqua nel paesaggio palladiano. Fra i suoi recenti lavori professionali: lo Studio storico e la Sistemazione paesaggistica del Poggio Sesta Terra nel Parco delle Cinque Terre e il Progetto di Restauro del Giardino romano delle Grotte a Portoferraio. È in corso di stampa il volume, scritto con Giuseppe Rallo e Margherita Azzi Visentini: L'acqua nel paesaggio di Villa, Marsilio. 
 
 
 CONSIGLI DI LETTURA
 
 - Giuseppe Barbera, Sicilia, alberi e paesaggi, Libreria della Natura, 2024

-Giuseppe Barbera, Agrumi. Una storia del mondo, Il Saggiatore, Milano 2023

-Giuseppe Barbera, Il giardino del Mediterraneo. Storie e paesaggi da Omero all’Antropocene, Il Saggiatore, Milano 2021

-Telmo Pievani – Mauro Varotto, Viaggio nell’Italia dell’Antropocene. La geografia visionaria del nostro futuro, Aboca, Arezzo 2021

-Telmo Pievani – Mauro Varotto, Il giro del mondo nell'Antropocene, Raffaello Cortina Editore, 2022

-Francesco Vallerani, Acque a nord-est, Cierre Edizioni, 2004

-Francesco Vallerani, Francesco Visentin (a cura di), Waterways and the Cultural Landscape, Routledge, 2017

-Federica Letizia Cavallo, Francesco Vallerani, Francesco Visentin (a cura di), Arcipelago delle maree. Esplorare gli incerti confini della Venezia anfibia, Libreria Editrice Cafoscarina, 2023

-Francesco Visentin, Geografie d’acqua: paesaggi ibridi, Marsilio, 2024

-Barausse A., L. Grechi, N. Martinello, T. Musner, D. Smania, A. Zangaglia, L. Palmeri, An integrated approach to prevent the erosion of salt marshes in the lagoon of Venice, 2015, EQA ‒ Environmental Quality 18: 43-54. doi: 10.6092/issn.2281-4485/5799

-Barausse A., C. Meulenberg, I. Occhipinti, M. Abordi, L. Endrizzi, G. Guadagnin, M. Piron, F. Visintin, L. Vižintin, A. Manzardo, 2022. A methodological proposal for the climate change risk assessment of coastal habitats based on the evaluation of ecosystem services: lessons learnt from the INTERREG project ECO-SMART. Sustainability, 14: 7567. doi: 10.3390/su14137567

-Luigi Latini, Simonetta Zanon (a cura di), Suolo come paesaggio. Nature, attraversamenti e immersioni, nuove topografie, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, Treviso 2022

-Luigi Latini, Simonetta Zanon (a cura di), Dalla parte del fuoco. Riti, visioni, pratiche di coltivazione nel paesaggio, Fondazione Benetton Studi Ricerche-Antiga, Treviso 2024

-Carlo Tosco, Gabriella Bonini (a cura di), Il paesaggio agrario italiano. Sessant'anni di trasformazioni da Emilio Sereni a oggi (1961-2021), Viella, 2023

-Maria Pia Cunico, Paola Muscari, Giardini nell’Isola d’Elba, Olschki, 2006

-Paola Muscari, Maria Pia Cunico, Arcipelago nascosto. Giardini, aranceti, carceri, torri e fortezze delle isole dell'Arcipelago toscano, Olschki, 2012

-Egidio Ivetic, Il grande racconto del Mediterraneo, Il Mulino, 2022

-Egidio Ivetic, Sud/Nord. La frontiera globale nel Mediterraneo, Il Mulino, 2024

-Matteo Mancini, Agricoltura Organica e Rigenerativa. Terra Nuova Edizioni, 2019

-Alberto Ferlenga, Francesco Dal Co, Il destino dell'Acropoli e Dimitris Pikionis, Marsilio Biblioteca, 2024

-Manuel Casares Porcel, José Tito Rojo, El jardín hispano musulmán: los jardines de al-Ándalus y su herencia, Granada, 2011

-Alberta Campitelli, Ville e giardini d'Italia tra natura e artificio, Jaca book, 2019

-Serge Briffaud, Olivier Damée, Emmanuelle Heaulmé, Chantilly au temps de le Nôtre. Un paysage en projet, Olschki, Firenze 2013

-M. Mosser , J. T. Rojo , S. Zanon, Giardini storici, verità e finzione. Letture critiche dei modelli storici nel paesaggio dei secoli XX e XXI, Antiga Edizioni, 2021

Franco Panzini, Progettare la natura. Architettura del paesaggio e dei giardini dalle origini all’epoca contemporanea, Zanichelli, Bologna, ristampa 2021

-Cristina Acidini Luchinata (a cura di), testi di Giorgio Galletti, Giardini medicei: giardini di palazzo e di villa nella Firenze del Quattrocento, Motta, 1996

-Giuseppe Rallo, Anna Fornezza, Villa nazionale Pisani, Stra, Ist. Poligrafico dello Stato, 2000

-Iris Lauterbach, Johann Christoph Volkamer. The book of citrus fruits, Ediz. inglese, francese e tedesca, Taschen, 2020

-Laura Cipriani (a cura di), (Co)Designing Hope: Aqueous Landscapes in Transition, Routledge, 2024

-Bianca Maria Rinaldi (a cura di), Italie. Viaggio nelle trasformazioni paesaggistiche del Bel Paese, Il Mulino, 2020

-Biagio Guccione, Emanuela Paglia, Maestri di Paesaggistica III, Edifir, 2024

-Hervé Brunon, Histoire des jardins, Que sais-je?, 2024

-Gilles Clément, Monique Mosser, Inventer le jardin. De l'Antiquité à nos jours, Seuil, 2024

  
ARTICOLO 9, COSTITUZIONE ITALIANA
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.” www.senato.it  
 
ARTICOLO 41, COSTITUZIONE ITALIANA
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.” www.senato.it